Sono arrivata alla cassa. Finalmente sono riuscita a fare la spesa 
Pago.
Metto la mano in tasca e non ho il telefono.
Nell’altra
Non ho il telefono
Due buste piene di cibo e non ho più il mio telefono.
Vado al customer service. La signora chiama due volte il mio numero. Niente.
Non so che fare
Devo pensare. Non devo piangere.
Devo pensare. Non devo piangere.
Con le borse piene di spesa cammino per dieci blocchi.
Vado alla TMobile
Non devo piangere
Faccio bloccare la SIM
Non devo correre. Non serve
Che poi se no muoio
Respira – mi dico
I dati sono sul computer
Il telefono nuovo lo prendo a rate
Respira Angela
Tutto si aggiusta
E se si aggiusta non vale la pena disperarsi
Alla TMobile c’è la fila. 
Arriva il mio turno.
Chiedo di chiamare prima di bloccare la sim.
Mi risponde una voce “ho il tuo telefono, vieni da Whole Food”
Con due borse piene di spesa cammino
Non correre Angela che muori
Harlem e così bella 
Respirala
Ascolta questo silenzio
Quando arrivo non dico niente
Lei mi guarda e sorride. Quando sono andata via lei è andata in giro a cercarlo. E lo ha trovato.
Le dico “ti vorrei abbracciare”
Lei esce dal suo posto e ci abbracciamo strette
Vorrei non mi lasciasse più. Fra le sue braccia sembro uno scricciolo.
Mi ricorda mia madre anche se ha poco più di 20 anni.
Tutto si aggiusta
In un modo o nell’altro
Sempre.
A New York è solo più bello. Perché è casa mia