Il luogo più sacro del Giappone, “casa” della dea Amaterasu, la divinità Shintoista che ha originato il Giappone e la famiglia imperiale, nonché divinità scintoista del sole e della vita.
L’Ise Jingu è in realtà un complesso di 125 santuari disseminati nella penisola di Ise-Shima (dove si era tenuto anche il G7 del 2016), ma sono due i santuari principali, distanti 6km l’uno dall’altro.
Il Geku è il Santuario esterno, mentre il Naiku è il santuario interno e gli edifici di queste aree vengono ricostruiti seguendo uno specifico rituale tradizionale ogni 20 anni. Questi edifici sacri non sono accessibili al pubblico, ma ne sono visibili solamente i tetti, ma ogni anno migliaia di giapponesi si recano a visitare il Santuario di Ise, in questo luogo in cui ogni singolo elemento della natura giapponese emana vibrazioni potenti ed è intriso di sacralità.
Ad ogni nuovo anno è usanza fare “Hatsumode”, la prima visita dell’anno al tempio e l’Ise Jingu è certamente il Santuario più visitato in questi primi tre giorni dell’anno.
Si attraversa il primo portale scintoista, poi un ponte sopra il fiume sacro e si segue un percorso immerso in una foresta di alti cedri, fino ad arrivare alle porte dell’area centrale, il luogo più sacro, dove le fotografie sono vietate. Qui, un inchino, un’offerta e si affida ad Amaterasu il proprio desiderio, la propria richiesta, o semplicemente la si ringrazia.
Ed è così che inizia un altro anno può iniziare, con l’augurio che sia un anno fortunato, ricco di cose positive.
Buon 2023 dal Giappone!